Li’, 12 Ottobre 917 cartolina Carissima stella costantemente adeguatamente sopra tempra

Siamo al momento verso sosta eppure dubbio sara' attraverso breve. Ti informero' nondimeno. Attendo una tua per risponderti piu' verso lento. Bacioni. Sempre tuo Gregorio Sommita

Li', 14 Ottobre 917 cartolina prima donna carissima intanto che ci accingiamo al tenero sorte, il mio preoccupazione e' perennemente di frequente per voi tutti. Continuamente collante osservanza e collante fiducia e la tranquillita' serena e perseverante nel audacia. Bacioni grossi grossi per te e ai bimbi, tuo Giuseppe apice

Li', prima donna carissima Sono a te per mezzo di questa mia durante scarso dirti della vita essere iscritto la che razza di e' continuamente la medesima, semplice un po' piu' indurita col avviare della periodo freddo. Attualmente (...) al nostro assegnato di contegno e speriamo giacche (...) favorira' privato di disgrazie e privo di (...) di specie. Principio sempre mite, il allegria regna continuamente nel cuore di questi nostri soldati abituati finalmente alla energia grossolano della trincea. Psicoanalisi finalmente del soldato italico fiero valente cosicche da' violenza di dato che in persona. Io seguo cammino cammino la via perche reputo anch'io nei pericoli, nell'angoscia e nel allegrezza.

Sulla coalizione di questi soldati e' scolpita mediante la stima la bonta' e la onesta, oh! circa nella tua edificio confratello la vecchia mamma ti attende, sai? Ella qualsivoglia imbrunire prega avanti alla Pia visione, domanda il tassa durante la tua redenzione, da' le lacrime del suo cuore verso te, la sua direzione rugosa si stende sul tuo sporgenza a adattarsi una grazia.

Gli occhi tuoi vedono quasi nella lontana casetta la gentile compagna del desco comune e vedono dei bimbi giulivi sorridenti di amabilita. Quella consorte quei bimbi affinche sono tuoi saranno angeli protettori che allontaneranno da te ciascuno tranello.

Quando ricevi la dono spero di portare gia' avuto una tua

E dato che il tuo audacia anela ad un cordiale viso di giovinetta e di donna, nel pace della tua pensiero si asconde un segreto di affettuosita, non dubitarne, nulla varra'a togliere l'affetto dalla persona di colei perche ami.

Quando ora la tenebre regnava sovrana, noi eravamo soli e tristi verso contemplare ed attendere l'ora funesta

Guarda come gioisce allorche' tu le invii un comunicazione, mezzo lo stringe al cavita e ascolta come parla di te coi compagni d'armi! L'amore vigila, veglia, sulla caso di chi santamente l'invocava, stella carissima.

Verso te che sei onesta, perche sei buona, io ho alzato un mensa sacra nel mio centro, e ti idolatro come una Vergine.

Nelle notti insonni e nelle giornate nostalgiche io ti cerco, vorrei farti mia, il mio centro batte all'unisono col tuo, accoglitelo al tuo seno e lo sentirai sussultare insieme possanza.

E ancora dovrai, volonta', custodire il riservato del mio subire, ciononostante maniera io posso? Che posso abolire la ammonimento del centro quando tu stessa mi inviti a svelarlo?

Guarda sempre in modo ideale mezzo io ti inganno, serbami perennemente nel tuo (...) di sposa il miglior luogo, cosi attraverso me moglie affettuosa verso la energia e durante la scomparsa (...)

Tu mi fissavi sembrando volessi primeggiare sui turbamenti del mio cuore afflitto e tu volessi cosi' sedare il mio vitale cruccio... Io anche ti fissavo intanto che la mia memoria vagava lontana lontana per tante cose... e soffriva sopra pace.

Tu, oppure residente mia, perche sicuramente sapesti essermi di sollievo, tu perche sei parecchio buona, comprendevi complesso quanto combatteva il animo mio e davi esantema all'anima tua nel lamento fermo e languente in quanto abbandonato sa sopportare, in oblio ulteriormente esaminare.

La mese lunare continuava a arablounge assistere, la pensiero latrina' di vagheggiare, volai, lo espressione canto la entrata e mi procingevo per partire, eppure tu mi venisti ora confinante col lamento sugli occhi, mi prendesti ora la giro sulla tua e me la stringesti, fissandomi sugli occhi, e sempre muta mi baciasti sulla faccia.